Numerosi inquinanti chimici possono essere
presenti nell'aria indoor come miscele complesse. Alcuni di questi
originano quasi esclusivamente all'interno degli ambienti stessi mentre
altri possono anche penetrare con l'aria esterna, soprattutto in occasione
di condizioni di elevato inquinamento ambientale.
I principali contaminanti chimici comprendono:
Gas di combustione (NO2, SO2,CO)
L'NO2 è il composto più abbondante e importante
nell'inquinamento indoor.
L'SO2 è un gas di combustione che deriva da combustibili
contenenti zolfo, quali l'olio combustibile e alcuni gas naturali.
Il CO proviene dal fumo passivo e da fonti di combustione non dotati di
idonea aspirazione; può anche provenire dall'esterno quando il locale si
affaccia su strade a intenso traffico veicolare.
Fumo di tabacco ambientale
Il fumo di tabacco è una miscela complessa che contiene gas, particelle,
composti organici e prodotti di incompleta combustione del tabacco e
della carta. Sono stati individuati oltre 200 composti elementari alcuni
dei quali dotati di sicuro potere tossico e irritante sui tessuti
biologici.
Composti organici
Il gruppo dei composti organici volatili (VOC) è costituito da sostanze
che hanno il punto di ebollizione compreso tra 50 e 100 gradi centigradi;
appartengono a questa classe numerosi composti quali idrocarburi
alifatici, aromatici e clorurati, aldeidi, terpeni, alcoli, esteri e
chetoni. Le fonti principali di VOC sono l'uomo e le sue attività (fonti
di combustioni, fumo di sigaretta , fotocopiatrici, stampanti laser),
arredi (mobili, moquette, rivestimenti), materiali di pulizia e in taluni
casi l'ambiente esterno.
Particolati
Il particolato inalabile è prodotto dal fumo di sigaretta e dalle fonti
di combustione.
L'esposizione a piccole concentrazioni di NO2 (1-2,5 ppm)
diminuisce la funzione respiratoria dei bambini e probabilmente anche
degli adulti; inoltre alcuni dati epidemiologici sembrano indicare un
effetto interattivo di questo gas con altri inquinanti, con produzione di
effetti immunodepressivi.
L'esposizione sperimentale a concentrazioni di SO2 di 0,75 ppm
per meno di un minuto causa una diminuzione della funzione respiratoria
nei lattanti e negli anziani; nei soggetti esposti inoltre si determina
un notevole aumento delle resistenze delle vie aeree. Il CO possiede un
ampio spettro di effetti a seconda delle concentrazioni (astenia,
diminuzione della capacità lavorativa, cefalea, obnubilazione sensoriale,
perdita della stato di coscienza, morte); è stata anche ipotizzata la
presenza di effetti cardiovascolari cronici correlati a esposizione
protratta a bassi livelli di CO.
Il fumo di tabacco è stato sospettato di essere causa o concausa, per
soggetti passivamente esposti, rispettivamente di malattie
cardiovascolari, respiratorie e di cancro polmonare. Le indagini
epidemiologiche fin qui condotte sui fumatori passivi non hanno prodotto
risultati chiari riguardo al primo punto, e sembrano suggerire
l'effettivo aumento di rischio cancerogeno per il polmone.
L'impatto sull'uomo dei VOC può esser causa di una vasta gamma di effetti
che vanno dal disagio sensoriale fino a gravi alterazioni dello stato di
salute, che comprendono anche effetti di tipo genotossico. È stato
recentemente ipotizzato che l'inquinamento indoor da VOC possa costituire
un significativo rischio cancerogeno per i soggetti che trascorrono molto
tempo in ambienti confinati. Gli studi finora condotti suggeriscono
inoltre un nesso di causalità tra esposizione a VOC e disturbi irritativi
a carico delle prime vie aeree e dell'occhio, nonchè alterazioni del
comfort.
Il cancro è l'effetto più grave tra quelli associati con l'esposizione a
particolato di combustione. La fuliggine ha proprietà cancerogene e
numerosi idrocarburi aromatici policiclici, alcuni dei quali cancerogeni,
sono adsorbiti sul particolato fine che, inalato, penetra profondamente
nel polmone; le particelle possono svolgere un ruolo additivo o sinergico
nella cancerogenesi prodotta dai composti adsorbiti su di esse.
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