[Rischi lavorativi in ambiente sanitario]




     

Ossido di etilene


La prevenzione si basa sulla presenza di locali esclusivamente adibiti alla sterilizzazione (in cui il personale dotato di opportune maschere soggiorni il minor tempo possibile), dotati di adatti impianti di aerazione e con autoclavi operanti in ciclo automatico con funzioni di lavaggio e degasaggio, in depressione al momento dell’apertura.
Il monitoraggio ambientale consente di controllare l'eventuale inquinamento da EtO.
Il limite di esposizione ambientale per l’EtO è pari a 1 ppm (ACGIH).
In Italia vige il limite di 3 ppm fissato dal Ministero della Sanità con la circolare n. 8 del 1983; più in generale l’impiego dell’EtO è regolato dalla circolare n. 56 del 22 giugno 1983.

 

[collegamenti]




Ambulatori


Centri e servizi di diagnosi


Reparti clinici di degenza


Sale operatorie


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Ossido di etilene