Agenti allergizzanti


Negli ambienti sanitari sono presenti numerosi agenti capaci di scatenare manifestazioni morbose con meccanismi immunoallergici.
Le più comuni manifestazioni di tale tipo interessano la cute con l'insorgenza di dermatiti da contatto, tuttavia, negli ultimi anni, si è osservato un crescente interessamento dell'apparato respiratorio (forme asmatiche) e la comparsa anche di manifestazioni generalizzate tipo orticaria e shock anafilattico.
I principali agenti allergizzanti finora identificati in ambiente sanitario sono di natura chimica e di origine vegetale o animale.

Fattori di rischio allergologico

Sostanze di natura chimica

detergenti
disinfettanti
farmaci
guanti di gomma sintetica

Sostanze di origine vegetale e animale

derivati di animali di laboratorio
acari
latice


Fra gli agenti chimici i detergenti e i disinfettanti presentano una notevole rilevanza a causa della loro ampia utilizzazione e della numerosità del personale esposto.
Fra i disinfettanti particolarmente allergizzanti risultano la glutaraldeide, i sali di ammonio quaternario, la formaldeide e la cloramina T che sono largamente impiegati nella disinfezione della cute e degli ambienti, nella sterilizzazione di strumenti chirurgici e odontoiatrici, di endoscopi e cateteri. Tali disinfettanti, ma anche alcuni detergenti possono causare dermatiti da contatto sia di tipo irritativo che allergico localizzate più frequentemente alle mani, ai polsi, agli avambracci; alcuni disinfettanti sono inoltre responsabili di forme di asma professionale. L'utilizzo dei disinfettanti e dei detergenti rappresenta un rischio per tutto il personale sanitario, tuttavia per quanto riguarda i detergenti risultano maggiormente esposti il personale ausiliario e di sala operatoria, mentre ai disinfettanti sono più esposti il personale infermieristico, quello di sala operatoria e quello dei reparti di endoscopia.
Tra i farmaci, alcuni antibiotici come i betalattamici, il cloramfenicolo o la neomicina possono causare l'insorgenza di dermatiti da contatto, che possono essere scatenate anche dall'uso di guanti di gomma sintetica o di plastica; in questo ultimo caso gli allergeni responsabili sono rappresentati da tiourami e da carbammati che residuano dai processi di vulcanizzazione della gomma e che possono liberarsi dai guanti durante il loro utilizzo.

Tra le sostanze di origine vegetale o animale, negli ultimi anni, sono notevolmente cresciute le segnalazioni di forme anche gravi di asma professionale causate dai derivati di animali di laboratorio (urine e forfore di cavie, topi, ratti, conigli) interessanti soprattutto gli addetti agli stabulari e i ricercatori che utilizzano animali di laboratorio.
Un ulteriore fattore di rischio di asma e rinite, soprattutto per il personale ausiliario, è rappresentato dagli acari della polvere la cui concentrazione nel materiale lettereccio può risultare anche elevata.
I guanti in latice rappresentano attualmente il fattore di rischio di patologia allergica più rilevante in ambito sanitario, sia per l'uso assai diffuso, sia per la notevole capacità allergizzante. I quadri clinici causati da una sensibilizzazione al latice sono estremamente variabili e possono essere caratterizzati da manifestazioni locali come dermatite da contatto o di natura sistemica interessanti la cute e le mucose (orticaria generalizzata, edema angioneurotico al viso o in altre sedi, edema della glottide con conseguente difficoltà respiratoria), l'apparato respiratorio (asma e rinite), l'occhio (congiuntivite) fino ad arrivare nei casi più gravi ad un quadro di shock anafilattico.
Esposto al latice risulta tutto il personale sanitario che indossa guanti in tale materiale o che svolge la propria attività in ambienti confinati in cui tali guanti vengono estesamente utilizzati anche in assenza di un contatto diretto con essi; infatti le particelle di latice possono aderire alla polvere di amido di mais utilizzata come lubrificante all'interno dei guanti e liberarsi nell'aria durante l'apertura delle confezioni di questi con il possibile scatenamento di manifestazioni da inalazione.
La sensibilizzazione al latice può costituire un problema anche in ambito extralavorativo in quanto tale sostanza è contenuta in diversi manufatti di comune utilizzo (vedi tabella seguente); inoltre sono state dimostrate possibili reazioni crociate fra il latice e allergeni alimentari come banana, castagna, nocciole, avocado e kiwi.

Prodotti contenenti latice

Oggetti per uso medico e odontoiatrico

guanti chirurgici
cateteri vescicali
palloni (tipo Ambu)
maschere anestesiologiche
tubi endotracheali
cateteri per clisteri di bario
cannule per uso intravenoso
barriere interdentali
elastici per apparecchi dentali
apparecchi ortodontici in gomma

Presidi anticoncezionali

condom
diaframmi

Oggetti per l'infanzia

succhiotti
palloncini
giocattoli

Equipaggiamenti sportivi

pinne e maschere subacquee
accessori per la vela
palle e palloni sportivi

Indumenti

bande elastiche
scarpe di gomma

Arredi e manufatti di uso domestico

guanti per uso domestico
tende per la doccia
borse dell'acqua calda
materassi ad aria
rinforzi per tappeti
isolanti per porte e finestre
adesivi

Varie

gomme per cancellare
francobolli





For additional information

 

[collegamenti]




Reparti clinici di degenza


Reparti clinici di degenza


Agenti allergizzanti