[Rischi lavorativi in ambiente sanitario]




     

Microclima


Per prevenire l'insorgenza di effetti derivanti da situazioni di stress termico che conseguono allo scompenso dei meccanismi di termoregolazione, sono stati elaborati indici microclimatici di stress atti a segnalare l'esistenza di rischio di stress termico in conseguenza di situazioni metaboliche o di eccessivo impegno fisico.
Un esempio di questi indici è il WBGT (Wet Bulb Globe Thermometer) che a seconda dei valori ottenuti, permette lo svolgimento di lavori continui (pesanti, medi , leggeri) oppure impone la necessità di pause orarie.
In seguito al generale miglioramento delle condizioni microclimatiche negli ambienti lavorativi e all'adozione in molti di essi di impianti di condizionamento sono stati anche proposti indici più complessi atti a verificare l'esistenza di condizioni soggettive di benessere termico. Tra i cosiddetti indici di comfort termico (condizione mentale che esprime soddisfazione in rapporto all'ambiente termico) il più utilizzato è il PMV (Predicted Mean Vote) di Fanger. Il PMV è basato sulla rielaborazione della equazione del bilancio termico tenendo conto della combinazione di:
i) temperatura dell'aria
ii) temperatura radiante media
iii) velocità dell'aria
iv) pressione di vapore dell'aria ambiente
v) dispendio energetico misurato
vi) resistenza termica dell'abbigliamento (in Clo)
L'indice predice la sensazione termica soggettiva valutata su una scala a 7 gradini (da +3 molto caldo a -3 molto freddo) espressa da soggetti esposti alle stesse condizioni microclimatiche. La norma ISO/DP 7730 propone per il mantenimento del comfort termico, valori di PMV compresi tra +0,5 e -0,5.
La prevenzione dello stress termico si attua agendo sulle varie componenti presenti nell'equazione del bilancio termico sia attraverso una ridotta produzione del calore endogeno che attraverso l'aumento del calore prodotto. Nel primo caso si può agire sulle caratteristiche della mansione operativa, nel secondo sui parametri ambientali.
Per i reparti di degenza sono consigliati temperature dell'aria comprese tra 20 e 24 °C in inverno e 22-26°C in estate con valore di umidità relativa variabile entro limiti molto ampi (35-70%) e con velocità dell'aria inferiore a 0,2-0,3 m/sec. Per quanto riguarda i cosiddetti reparti di cura (come le sale operatorie) sono proposti valori di temperatura dell'aria e di umidità sensibilmente più elevati (questi ultimi intorno a 50-60%). Per i locali adibiti ad uffici sono invece raccomandati valori di temperatura dell'aria compresi tra 20 e 24°C, di umidità tra 40 e 70% e di velocità dell'aria intorno a 0,1 m/sec.

 

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