[Rischi lavorativi in ambiente sanitario]




     

Radiofrequenze e microonde


Le misure idonee a ridurre i rischi conseguenti all'impiego di tali radiazioni sono fondamentalmente legate al controllo della sorgente che deve obbedire alle norme di omologazione ed essere dotata delle prescrizioni di sicurezza nonchè opportunamente schermata; lo spazio circostante la sorgente deve essere delimitato. Per quanto riguarda la schermatura, questa è in funzione del tipo di metallo impiegato e del suo spessore; tali schermi devono essere privi di fessure e devono evitare il convogliamento del campo a distanza attraverso i cavi di emissione. È inoltre importante la riduzione dei tempi di esposizione degli operatori.
Per quanto riguarda l'installazione di una apparecchiatura RMN, questa è disciplinata dal DPR del 29/11/1985. I limiti raccomandati per le esposizioni al campo magnetico statico non dovrebbero superare valori di 2 Tesla (il Tesla è l'unità di misura dell'induzione magnetica ed è pari a 1 weber/metroquadro; il weber è a sua volta l'unità di misura del flusso magnetico ed è pari a 1 volt per secondo).
Nella scelta di un idoneo sito di installazione è necessario prendere in considerazione una serie di accorgimenti aventi lo scopo di realizzare distanze di sicurezza da grossi oggetti metallici (condizionatori, generatori, ecc.) e da masse metalliche in movimento (ascensori, automobili, ecc.) e di assicurare inoltre un'idonea schermatura della sorgente.
In caso di impianti RMN utilizzanti magneti superconduttori che necessitano di liquidi criogenici (He, N2) è necessario avere a disposizione una serie di impianti:
• adeguata ventilazione;
• sistema di emergenza con allarme acustico nel caso di fuoriuscita accidentale dei gas;
• sistema automatico di chiusura dei condotti di adduzione dell'elio e dell'azoto;
• condotto di emergenza idoneo a garantire il ricambio totale dell'aria.
Per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria sia in sede preassuntiva che di visite periodiche non esistono riferimenti legislativi. La frequenza degli accertamenti periodici è affidata al medico competente che deve tenere conto delle caratteristiche della sorgente e delle modalità dell'esposizione.
Il personale medico e paramedico deve essere opportunamente addestrato attraverso specifici corsi di informazione e formazione, al fine di acquisire una competenza valida ed una sensibilizzazione nei confronti della sicurezza legata all'impiego di apparati RMN.

 

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