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Problematiche relative all’utilizzo delle torri evaporative



a) il consumo di acqua: specie nelle aree urbane, l'approvigionamento di acqua comporta un esborso economico notevole, in relazione soprattutto ai recenti aumenti del costo dell'acqua potabile. E' comunque una dissipazione di un bene utile per scopi più nobili. Si noti che il consumo d'acqua è ingente: può essere stimato da 0.6 a 1 lt per MJ in funzione della durezza dell'acqua e della sua additivazione;

b) l'aspetto igienico: nelle installazioni vi è formazione di organismi vegatali, di batteri, muffe, etc., che sono certamente indesiderabili e devono essere contrastati con costose additivazioni chimiche;

c) la necessità di manutenzione, collegata al problema di cui sopra e alla pulizia dell'intero circuito a causa della notevole durezza dell'acqua, provocata dalla concentrazione di elementi incrostanti rilasciati dall'acqua di reintegro; in generale, dopo alcuni anni di funzionamento è necessaria la sostituzione dell'intero pacco di scambio della torre, con un evidente aggravio dei costi di manutenzione;

d) lo sporcamento del pacco di scambio della torre e del condensatore ad acqua (fouling), che compromette, anche in caso di corretta manutenzione, il coefficiente di scambio termico e di massa di ambedue gli scambiatori e influisce negativamente sulle prestazioni del ciclo frigorifero;

e) lo smaltimento dell'acqua indurita e inquinata (blow-down), che va continuamente rinnovata per mantenere a regime la concentrazione di elementi incrostanti nel circuito;

f) la formazione di pennacchi visibili di condensa, per lo meno negli impianti che funzionano in modo continuativo durante l'anno: è causato dalla condensazione dell'aria satura uscente dalla torre quando entra in contatto con l'aria esterna più fredda. La vista del pennaccho è generalmente sgradita e comunque si può avere ricaduta di condensa nelle vicinanze della torre, con alterazione del microclima circostante;

g) la difficoltà di ottenere permessi si installazione delle torri nei centri delle città più importanti, in relazione ai problemi succitati;

h) la rumorosità: nelle torri evaporative, oltre all’emissione sonora dei ventilatori deve essere considerata quella dovuta allo scroscio dell’acqua sugli elementi “rompi-goccia” senza considerare che, nel caso di Dry-coolers, sono disponibili ventilatori ad alta polarità (basso RPM) che permettono di rispettare anche i limiti di emissione sonora più severi.