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Contaminanti

I fattori di contaminazione dell’aria interna possono essere di due tipi:

- Sostanze inorganiche: si tratta essenzialmente di prodotti di combustione (i cosiddetti IPA: Idrocarburi Policiclici Aromatici) aspirati dall’atmosfera esterna; il grado di pericolosità di tali sostanze aumenta in ambiente ospedaliero in quanto esse vengono a contatto con soggetti debilitati e pertanto meno dotati dal punto di vista immunologico. E’ quindi evidente che deve essere prestata particolare attenzione alla posizione delle prese di aria esterna. In ogni caso, il solo mezzo a disposizione per ridurre la concentrazione di un determinato inquinante all’interno dell’edificio, al di sotto del valore presente nell’aria esterna, consiste nell’impiego di filtri di adeguata efficienza (di tipo meccanico, elettrostatico o altri) per la cui reale efficienza è fondamentale predisporre un servizio di manutenzione sistematico e accurato. Per quanto riguarda i fluidi comunemente impiegati nei sistemi di condizionamento, almeno dal punto tossicologico, essi sembrano produrre un danno minore, poiché la loro tendenza a salire verso gli strati alti dell’atmosfera riduce sostanzialmente le esposizioni dell’uomo.

- Gas medicinali e anestetici: presenti soprattutto nei blocchi operatori, non possono essere filtrati, per cui la sola possibilità è la diluizione con grandi quantità di aria esterna.

- Sostanze organiche: si tratta essenzialmente di microrganismi patogeni (batteri, funghi, virus) diffusi per contagio aereo da pazienti infetti, ospitati negli ambienti di degenza, o prodotti all’interno degli stessi impianti di condizionamento e ventilazione. Gli impianti di condizionamento, misti aria-acqua, particolarmente diffusi nel nostro paese, hanno un’importante fonte di inquinamento dell’aria interna nei filtri delle unità “fan coil” perché ricircolano l’aria interna. Questi filtri, anche se sottoposti a un’accurata e costante manutenzione, possono facilmente diventare un ricettacolo di sporcizia e sede di colonie di microrganismi patogeni; per questo motivo non devono mai essere usati negli ambienti ospedalieri. Anche l’accumulo di condensa, nelle stesse unità fan coil, può costituire un ambiente particolarmente favorevole allo sviluppo di funghi e batteri, quali ad esempio il batterio della Legionella Pneumophila.