a) le torri evaporative occupano indubbiamente una superficie in pianta inferiore, in virtù della maggior quantità di calore asportato per m3 di aria movimentata per effetto del calore latente di evaporazione dell'acqua dispersa nel flusso di aria.
Nel caso in esame, si dovrà prevedere un utilizzo più completo della superficie della terrazza a disposizione;

b) la temperatura a cui è teoricamente possibile raffreddare l'acqua è quella del bulbo umido, mentre con i liquid-coolers il limite è quello del bulbo secco.
La differenza può essere consistente (fino a 8-10 °C) nelle condizioni estive più gravose, caratterizzate da alta temperatura e bassa umidità relativa.
Ciò significa che occorrerà ricorrere a temperature di condensazione più elevate, ma solo per un numero di ore annue piuttosto limitato, quanto meno nelle zone climaticamente moderate.
Si ricordi che invece gli svantaggi relativi all’uso delle torri permangono per tutto l’anno e che, d’altra parte, località molto calde e secche sono proprio quelle in cui non abbonda certo l’acqua per uso industriale!