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  impianti elettrici

 
   Capitoli:
Generalità
Definizioni e campo di applicazione
Misure di prevenzione e protezione in condizioni normali e di emergenza
Misure di prevenzione e protezione tecniche
Impianti
Normative di riferimento
   Approfondimenti:
Esempio di ambulatorio chirurgico
Schema cabina elettrica - 1
Schema cabina elettrica - 2
Schema nuova cabina elettrica - 1
Schema nuova cabina elettrica - 2
Reparto di cardiologia
Reparto dialisi
Planimetria generale ospedale
Pronto soccorso e ambulatori DEA
Sale operatorie

Impianti di illuminazione e illuminazione di sicurezza

L’impianto di illuminazione all’interno di un ospedale viene determinato in base alla destinazione degli ambienti.

I livelli di illuminamento e le caratteristiche delle sorgenti luminose sono definiti in base alle norme UNI 10380.

Tipologia degli impianti di illuminazione in base alle destinazioni

Nelle degenze si installano testaletto con luce di lettura, luce visita e luce notturna oltre alle prese elettriche, impianto di chiamata e prese per gas medicali.

Naturalmente non si mette più il corpo illuminante al centro stanza, ma è consigliabile sempre prevedere il punto luce centrale collegato all’interruttore all’ingresso della stanza.

Nei corridoi si installano normalmente corpi illuminanti a soffitto e a parete nella parte bassa si installa l’impianto di illuminazione notturna.

Nelle sale di Terapia intensiva - UTIC - Laboratori si installano corpi illuminanti a soffitto e lampade scialitiche localizzate e travi testaletto localizzate. Alcuni primari in tali locali richiedono sorgenti luminose dotate di dimmer per regolare il flusso luminoso in base all’esigenza.

Impianti di illuminazione di sicurezza

Gli impianti di illuminazione di sicurezza possono essere di vario tipo:

  • impianto di illuminazione sotto linea preferenziale (sotto gruppo elettrogeno con tempo d’intervento < 15 sec.) realizzato in quasi tutti gli ambienti (camera di degenza, corridoi, ambulatori),
  • impianto di illuminazione per l'emergenza può essere realizzato con:
    • apparecchi autonomi con proprie batterie (autoalimentate) con autodiagnosi,
    • apparecchi autonomi con proprie batterie (autoalimentate) con centraltest che tiene sotto controllo ogni singolo apparecchio e che, tramite una centralina, visualizza e dà lo stato di ogni apparecchio. Nei casi a e b le linee di alimentazione saranno realizzate con cavi N07V-K o FG7OR. Il caso b richiede un ulteriore cavo per i segnali,
    • apparecchi normali alimentati da proprio gruppo soccorritore - in tal caso il cavo deve essere del tipo "resistente all’incendio".

    Schema tipo di impianto elettrico in un Ospedale esistente (struttura originaria del 1940) con parti in ristrutturazione e ampliamento

    L’Ospedale ha circa 400 posti letto. Nella parte originale si ha un impianto trifase a 230 Volts, nella ristrutturazione e nell’ampliamento l’impianto elettrico è trifase 400 Volts .

    La cabina ristrutturata è così composta:

  • Parte esistente con n. 2 trasformatori (uno di riserva all’altro per garantire sicurezza di alimentazione) da 1600 KVA, n. 1 gruppo elettrogeno da 1600 KVA, n. 2 autotrasformatori da 800 KVA (uno di riserva all’altro) 400/230 al servizio della parte più vecchia dell’ospedale.
  • Ampliamento con n. 2 trasformatori (uno di riserva all’altro per garantire sicurezza di alimentazione) da 1600 KVA per la sezione preferenziale (sotto gruppo elettrogeno), n. 2 trasformatori (uno di riserva all’altro) da 800 KVA per la sezione normale.

    In entrambe le sezioni delle cabine si ha un trasformatore con doppio avvolgimento (10.000/20.000) in quanto è previsto cambio tensione da 10.000 a 20.000 Volts.

    Per la parte esistente più vecchia si è optato per n. 2 autotrasformatori (uno di riserva all’altro) 400/230 Volts per non cambiare tutta la distribuzione interna dell’Ospedale e i rispettivi quadri elettrici (si utilizzano n. 2 autotrasformatori per garantire una elevata sicurezza con ridondanza).

    Dagli schemi si evince quanto segue:

  • nella parte esistente alimentata a 230 Volts si hanno le utenze più datate e il Q.G. posto in Centrale Elettrica è diviso in sezione normale e sezione preferenziale. La parte sotto gruppo elettrogeno è prevalente,
  • nella parte esistente alimentata a 400 Volts si hanno le alimentazioni già ristrutturate. Buona parte delle utenze sono sotto gruppo elettrogeno; sono sotto linea normale i gruppi frigoriferi al servizio dei vari reparti e alcune utenze tecnologiche e di servizio.

    Sono sotto UPS localizzati i reparti di:

  • Terapia intensiva,
  • Cardiologia,
  • Dialisi,
  • Laboratorio Analisi,
  • Sale operatorie.


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