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   RADIAZIONI IONIZZANTI
Le norme di legge che regolano la materia sono circa 30. Le radiazioni ionizzanti possono avere due diverse origini: da una parte alcune derivano dalla trasformazione nucleare dell'isotopo radioattivo di molteplici sorgenti (uranio, nichel, cobalto, iridio, tritio, i più noti) e si tratta di raggi alfa, beta, gamma, o anche di neutroni: dall'altra le radiazioni di tipo X sono di origine non nucleare poiché sono prodotte da un generatore di corrente elettrica. Questa distinzione comporta delle conseguenze sul loro comportamento. Le radiazioni radioattive sono emesse in permanenza fino a quando il radioisotopo non è completamente trasformato, mentre i raggi X si interrompono al momento dell'interruzione della corrente elettrica che ne è all'origine. Ciò comporta in particolare che un generatore elettrico a radiazioni ionizzanti diventa inoffensivo quando viene scollegato, mentre un apparecchio che contiene una sorgente radioattiva naturale rimane continuamente e potenzialmente pericoloso. le radiazioni possono colpire in tre modi diversi: per irradiazione esterna, vale a dire con l'esposizione del corpo a sorgenti esterne; per contaminazione cutanea derivante dal contatto della pelle con sostanze radioattive, per contaminazione interna derivante dalla incorporazione di sostanze radioattive all'interno dei tessuti viventi: ciò può verificarsi per via respiratoria, per via digestiva o attraverso l'acute (diffusione per via cutanea). i rischi per la salute provocati dall'esposizione dell'organismo umano sono valutati in modo quantitativo mediante una grandezza che dipende soprattutto dall'energia ceduta dalla radiazione ai tessuti, denominata equivalente di dose. questa grandezza è espressa in sierverts o in rems.