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  Il problema degli errori in medicina e della malpractice

 
   Approfondimenti:
L'errore in medicina
Costi umani ed economici
Qual è il problema?

"When doctors make mistakes"

   Nel corso del 1999 viene pubblicato  sul New Yorker un articolo di Rowande dal titolo "Quando i medici compiono gli errori" il cui sottotitolo è "Il problema non è impedire ai cattivi medici di far del male ai propri pazienti, ma di impedire che accada ai bravi medici". Si apre così in modo ufficiale e pubblico una tematica che ancor oggi sta determinando una profonda riflessione sul concetto di "sicurezza del paziente" nell'ambiente sanitario.

"To err is human"

   Poco tempo dopo esce, pubblicato dallo IOM (Institute of Medicine),  il rapporto "To err is human", un testo molto elaborato in cui vengono presentati i risultati di due importanti studi americani che destano grandissima impressione nel mondo sanitario e richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema della sicurezza del paziente in ospedale. Il numero dei morti riferibili ad "errori" commessi da professionisti rappresenta, secondo questi autorevoli studi, una delle cause di morte più importanti negli Stati Uniti, addirittura superiore al numero di morti per incidenti stradali.

Gli studi sull'errore umano

   Il dibattito sull'argomento diventa un punto centrale all'interno del mondo sanitario. Iniziano a comparire numerosissime pubblicazioni sull'argomento e si affacciano e vengono ad essere note e disponibili strategie e strumenti per l' individuazione del rischio.

   In modo particolare emerge il lavoro di James Reason, psicologo del lavoro, Professore all'Università di Manchester, che sintetizza la problematica della genesi dell'errore umano in alcuni lavori che rappresentano ancor oggi un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono affrontare questo delicato tema. I suoi lavori compaiono su riviste prestigiose quali il BMJ e sullo stesso "To err is human".

   In sintesi, contrariamente alla visione più tradizionale in cui l'errore viene ricondotto sempre e comunque ad un singolo individuo, colui che "sbaglia", Reason  propone una genesi sistemica dell'errore. Ogni professionista sanitario può sbagliare, esattamente come ogni altra persona. Quindi è "atteso" un errore. Viene anche codificata la natura dell'errore secondo una classificazione ormai consolidata, l'errore "attivo", quello imputabile alla persona, può essere ricondotto a vari momenti: la dimenticanza, la distrazione, lo stress, la stanchezza, la abitudinarietà a svolgere alcune attività, la demotivazione, ma anche la negligenza e la mancanza di conoscenze.

   Nonostante tutte queste "reali" possibili cause che in alcuni casi è difficile, se non impossibile, modificare, è di nuovo fisiologico attendersi l'errore. Ecco che allora è possibile immaginare qualcosa di diverso ovvero agire non sull'individuo, ma sull'ambiente in cui il professionista lavora.

   L' errore, in questo nuovo approccio, è spiegato da un abbassamento del livello di sicurezza del "sistema" sanitario che non riesce ad assorbire, attenuare, annullare gli effetti di un errore professionale che si realizza al suo interno.

   Se questo è vero ecco che è possibile immaginare come tutti gli sforzi siano tesi a rafforzare le difese del sistema, a renderlo più robusto, finalizzato a "rendere facile fare le cose giuste e rendere difficile, molto difficile, fare le cose sbagliate".

   Questo concetto permette di elaborare accanto all'errore professionale, o errore "attivo", un’ altra tipologia di errore, quello organizzativo o "errore latente", legato prevalentemente alle modalità di organizzazione del lavoro: procedure, linee guida, orari, turni di lavoro,  meccanismi di continuità assistenziale, ambiente di lavoro ecc.

La prevenzione dell'errore

   Su questo impianto, errori attivi più errori latenti, è possibile costruire una metodologia di analisi della genesi dell'errore che permetta l'identificazione del tipo di errori e possa quindi permettere di porre in atto le possibile azioni risolutive, affinché sia meno probabile il verificarsi degli errori dello stesso tipo. Normalmente l'analisi di un "evento avverso", così si chiama il manifestarsi reale sul paziente di un cattivo processo di assistenza, non atteso, si realizza attraverso una discussione strutturata  fra gli operatori e i responsabili coinvolti, utilizzando possibilmente una metodologia di analisi. Questa discussione, compresa la metodologia utilizzata, è denominata Audit.

Errore umano

   Il fallimento nel portare a termine, come nelle intenzioni, un' azione precedentemente pianificata (errore di esecuzione) oppure l'uso di una pianificazione sbagliata per raggiungere un obiettivo (errore di pianificazione).

Skill based mistake - slip

   E' un'azione non in accordo con le intenzioni. La pianificazione è valida ma l'esecuzione è carente. Si tratta di errori di azione commessi nella svolgimento di attività routinarie. L'automatismo dell'azione fallisce quando qualcosa di non previsto interferisce con l' azione.

Skill based mistake - lapsus

   E' un errore conseguente ad un fallimento della memoria che non si manifesta necessariamente nel comportamento oggettivo e che risulta evidente solo per la persona che lo esperisce.

Rule based mistake

   Avviene quando è scelta la regola sbagliata a causa di una errata percezione della situazione oppure nel caso di uno sbaglio nell'applicazione di una regola.

Knowledge based mistake

   E' conseguente o alla mancanza di conoscenze o alla loro scorretta applicazione. Il risultato negativo dell'azione risiede nelle conoscenze sbagliate che l' hanno determinata. Tale errore è insito nella razionalità limitata o comunque alla difficoltà di dare risposte a problemi che presentano una ampia gamma di possibili scelte.

Evento avverso

   Danno causato ad un paziente dalla gestione sanitaria e non dipendente dalla sua malattia oppure un incidente (mancato infortunio) di particolare rilevanza per le conseguenze che avrebbe potuto avere per il paziente. Un evento avverso attribuibile ad un errore è "un evento prevenibile". Gli eventi avversi dovuti a negligenza rappresentano  un sottogruppo di eventi avversi prevenibili che soddisfano i criteri legali usati nel determinare la negligenza (es. le cure prestate non rispettano gli standard assistenziali, diagnostici e terapeutici attesi da un medico abilitato e qualificato a curare il paziente in questione).