Le precauzioni universali per la prevenzione delle infezioni professionali
da HBV, HCV, HIV
Le precauzioni universali per la prevenzione
delle infezioni professionali da HBV, HCV, HIV
Nello svolgimento di qualsiasi operazione
in cui si prevede la possibilità di venire a contatto col sangue dei pazienti
o con gli altri loro liquidi o materiali biologici potenzialmente infettanti
gli operatori sanitari devono indossare idonei dispositivi
individuali di protezione che vengono complessivamente denominati come mezzi
di barriera.
Quelli cui si deve fare ricorso
più frequentemente sono i guanti, dal momento che le mani sono le parti del
corpo che più facilmente possono entrare in contatto col sangue dei pazienti.
Ovviamente i guanti nulla possono contro le ferite da ago o da altri oggetti
acuminati o taglienti, mentre sono in grado di fornire un’efficace protezione
quando l’esposizione a sangue avviene per contatto incruento.
Prima di indossarli
è necessario togliere anelli, bracciali, orologi ed altri simili oggetti che
ne facilitano la rottura; inoltre ci si deve lavare accuratamente le mani prima e dopo il loro impiego. Quando si indossano i guanti non vanno toccati telefoni, rubinetti,
maniglie ed altri oggetti di uso promiscuo. Quando
si rompono, i guanti vanno sostituiti immediatamente. Dopo l’uso, i guanti
vanno tolti avendo cura di non toccare la loro superficie esterna e vanno
eliminati negli appositi contenitori per i rifiuti
ospedalieri.
Più limitate sono invece le indicazioni
per i mezzi di protezione delle mucose oculari, nasali ed orali (occhiali,
visiere, maschere) il cui impiego è limitato a quelle
attività nel corso delle quali è possibile avere proiezione di schizzi di
sangue o di altri liquidi o materiali potenzialmente infetti.
Si ricorda che:
- gli occhiali devono essere chiusi sui lati e
che le comuni montature non danno sufficiente protezione;
- oltre a proteggere il volto, nelle attività in cui si può avere proiezione
di schizzi ed in quelle in cui si può avere abbondante sanguinamento (chirurgia dei vasi, assistenza al parto,
etc.) è bene proteggere con indumenti impermeabilizzati gli avambracci ed
il tronco;
- quando si impiegano oggetti acuminati e taglienti
(aghi, strumenti chirurgici, rasoi, etc.) occorre adottare tutte le procedure
operative utili a prevenire possibili incidenti;
- le superfici imbrattate di sangue vanno tempestivamente ripulite,
utilizzando allo scopo soluzioni di ipoclorito;
- il trattamento e l’eliminazione dopo l’uso dei
vari materiali venuti a contatto con sangue o altri liquidi o materiali
biologici potenzialmente infetti deve avvenire
nella massima sicurezza; i materiali privi di parti pungenti o taglienti
vanno riposti negli appositi contenitori per rifiuti ospedalieri. I materiali
pungenti o taglienti vanno riposti negli appositi
contenitori a pareti rigide immediatamente dopo l’uso;
- per quanto riguarda infine ogni tipo di materiale
riutilizzabile tutte le operazioni destinate al loro successivo impiego,
variabili a seconda del tipo di materiale, devono
avvenire nel rispetto di rigorose procedure di sicurezza.Ricordiamo che sono disponibili in commercio presidi (siringhe e simili)
dotati di aghi retrattili o autoreincappuccianti
o comunque dotati di coperture protettive;
- il frequente lavaggio delle mani costituisce una misura aggiuntiva
a quelle fin qui ricordate, spesso ingiustamente trascurata, ma che conserva
intatta la sua utilità;
- l’affissione del segnale internazionale di rischio biologico può svolgere
un’utile funzione di richiamo al rispetto delle procedure di sicurezza.
Il trasporto dei campioni dai reparti di
degenza ai diversi laboratori è una fase durante la quale si possono
verificare spandimenti di sangue o altri liquidi
biologici o infortuni.
Operativamente, prima che ogni provetta o altro venga
inviata al laboratorio si dovrà aver cura di verificare che:
- il
liquido contenuto non sia sovrabbondante (in genere le provette hanno una
tacca che indica il limite di riempimento);
- il
tappo sia ben serrato;
- che non sia contaminata la superficie
esterna dei campioni.
I primi due compiti vengono
facilitati se non addirittura resi superflui dall’impiego di sistemi di prelievo
sottovuoto.
I campioni devono essere trasportati all’interno di contenitori rigidi che
consentano di disporre le provette una separata dall’altra,
dotati di sistemi di raccolta di eventuali percolamenti
di liquido.
Nel caso si debba trasportare una sola provetta questa può in
alternativa essere inserita all’interno di una busta di plastica
sigillata.
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