- I contenitori a pareti rigide
devono poi essere raccolti all’interno di contenitori più capienti (Halipac)
che garantiscano solidità e tenuta, delle quali chi sovrintende allo smaltimento
dei rifiuti del reparto deve accertarsi.
Modalità
di trasporto dei campioni
Il
trasporto dei campioni dai reparti di degenza ai diversi laboratori cui sono
destinati è un’altra fase critica. Non certo per l’improbabile e remota possibilità
di fantascientifiche fughe di virus letali, quanto perché si tratta di una
fase durante la quale si possono verificare spandimenti di sangue o altri
liquidi biologici o infortuni che, sebbene di altra natura, espongono ai questi
liquidi (la classica caduta a causa del pavimento bagnato con un fascio di
provette in mano).
Operativamente prima che ogni provetta o altro venga
inviata al laboratorio si dovrà aver cura di verificare che:
a)
il liquido in essa contenuto
non sia sovrabbondante [in genere le provette hanno una tacca che indica il
limite di riempimento];
b)
il tappo sia ben serrato
(questi due compiti vengono facilitati se non addirittura resi superflui dall’impiego
di sistemi di prelievo sotto vuoto);
c)
che non sia contaminata
la superficie esterna dei campioni.
I campioni devono essere trasportati all’interno di
contenitori rigidi che consentano di disporre le provette una separata dall’altra,
dotati di sistemi di raccolta di eventuali percolamenti di liquido. Nel caso
si debba trasportare una sola provetta questa può in alternativa essere inserita
all’interno di una busta di plastica sigillata.