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La nuova valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi, cancerogeni, mutageni condizionata dai Regolamenti Europei delle sostanze chimiche.

A cura dell’Ordine Interprovinciale dei Chimici della Regione Emilia Romagna e della Associazione Italiana degli Igienisti Industriali, settembre 2014

La nuova metodologia di valutazione del rischio chimico si basa sul Regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging - applicazione obbligatoria sia per le sostanze sia par le miscele) e dal Regolamento REACH 453/10 (informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal Fornitore).

Vengono presentate le applicazioni di tali regolamenti per la caratterizzazione del rischio inalatorio, con i valori di riferimentp VLEP per le esposizioni professionali per il singolo lavoratore e quelli DNEL/DML per quelle connesse con gli scenari espositivi, illustrando i modelli e le misurazioni (metodologia UNI , guida R14 dalla ECHA (Agenzia Europea Sostanze Chimiche).

Analoghe misure sono proposte per il la caratterizzazione del rischio cutaneo.

I valori limiti di esposizione delle sostanze attualmente registrate con proprietà cancerogena e mutagena sembrano al momento non comprensibili e quindi inutili. Vengono di seguito segnalati i confronti delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi e presentati esempi applicativi in Germania, Finlandia ed Italia, sottolineando le carenze più importanti e le misure atte al miglioramento delle metodiche (maggiore quantità di informazioni, doppi controlli, appropriata comunicazione lungo le catene di approvvigionamento).

Allegati:
Scarica questo file (M05_MARCHESINI.pdf)La nuova valutazione del rischio dopo RECH/CLP[AIDII-Ordine chimici ER]
Scarica questo file (M06_GOVONI_RICCI.pdf)Evoluzione dei modelli di valutazione del rischio[Coord.Tecnico Interregionale]
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