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Relazione al 25° Corso Avanzato di Radioprotezione Medica -Bressanone (BZ), settembre 2011

L'articolo si riferisce ad una situazione incidentale di esposizione occupazionale e ambientale a radiazioni ionizzanti dei dipendenti di una azienda portuale genovese, occorsa nel luglio 2010, per il rinvenimento di una sorgente "orfana" di cobalto 60 all'interno di un container depositato in prossimità di un varco doganale. Il problema si è risolto con la rimozione della sorgente, avvenuta peraltro solo un anno dopo.

I principali fattori che hanno condizionato tale ritardo sono così elencabili:

  • l'alea di mistero e di sospettato pericolo di "bomba sporca" che ha caratterizzato la vicenda (che non ha fortunatamente avuto conferma)
  • le rilevanti conflittualità cittadine nella gestione dell'organizzazione delle procedure di bonifica
  • la realizzazione del  necessario addestramento dei Vigili del Fuoco per la risoluzione in sicurezza delle operazioni di bonifica
  • le attività di preparazione, installazione  e  gestione, particolarmente cautelate, dei sensori di sostanze chimiche e dei radiodosimetri all'interno del container.

Nell'articolo sono pertanto illustrati:

  • i dati delle dosimetrie con spettrometria gamma nelle varie fasi della vicenda
  • le valutazioni dei possibili rischi dei lavoratori nel breve, medio e lungo termine
  • i pareri in merito alla necessità della sorveglianza sanitaria dei lavoratori stessi
  • le proposte di eventuali futuri accertamenti sanitari e le azioni consigliate in relazione alla tipologia di esposizione.

 

Allegati:
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