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Potenziali effetti sulla salute per esposizione ai campi elettromagnetici (EMF).
A cura di Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (SCENIHR). 9th Plenary Meeting, Luxembourg, gennaio 2015

Il contributo è il più recente aggiornamento del Comitato Scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati della Commissione Europea, che riprende le conoscenze relative agli studi in vivo, in vitro e degli studi epidemiologici del periodo 2009-2014. La trattazione ripropone, per ogni frequenza e tipologia di onde elettromagnetiche, i seguenti aspetti:

  1. Generazione, trasmissione, trasporto e meccanismi chimico-fisici di interazione delle energie elettromagnetici; in particolare
    • - Moti rotazionali, vibrazioni e traslazioni indotte dai campi su dipoli permanenti
    • - Induzioni di correnti elettriche
    • - Alterazioni dei flussi ionici
    • - Possibili alterazioni conformazionali di macromolecole organiche importanti per il metabolismo cellulare
    • - Trasduzione endocellulare di segnali e interazioni non ancora completamente chiarite
  2. I primi due tipi di interazione possono dare luogo sia a sviluppo di calore e, conseguentemente, a effetti termici, sia a stimolazioni del tessuto nervoso e neuromuscolare. Gli effetti termici prevalgono per le alte frequenze, mentre la stimolazione prodotta dalle correnti indotte si manifestano prevalentemente alle frequenze inferiori. Si conferma che tali effetti sono acuti, assimilabili alle reazioni tissutali avverse.
  3. Gli altri meccanismi vengono associati ai cosiddetti effetti non termici e agli ipotetici effetti a distanza, sia neurologici che neoplastici, sui quali peraltro mancano dati scientifici conclusivi che comprovino un nesso causale (aspetti già recepiti dalle Direttive Europee del 2004, 2008 e 2012 sul tema). La Commissione Europea ha concluso che per una adeguata valutazione dei possibili effetti delle EMF a lungo termine e a bassi livelli sugli esseri umani, animali e piante, i dati disponibili non sono ancora conclusivi. Secondo l’opinione del Comitato SCENIHR non esiste al momento alcuna consistente evidenza di effetti avversi a lungo termine sull’organismo umano in età adulta.

La Commissione è pertanto dell’opinione che una limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione costituisca un approccio cautelativo da consigliarsi per scopi di prevenzione.

Allegati:
Scarica questo file (EMF_rischi_emergenti.pdf)Parere su rischi emergenti da EMF[CE-SCENIHR]
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