Salute in Italia e livelli di tutela: approfondimenti delle indagini ISTAT sulla salute.
A cura del Dipartimento Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino, del Servizio Sovranazionale di Epidemiologia della ASL TO3, dell’Istituto Nazionale di Statistica di Roma e del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, Roma (Rapporti ISTISAN 16/26)

Il rapporto descrive i risultati di plurime analisi dell’indagine ISTAT su condizioni di salute, prevenzione e assistenza sanitaria, nonché gli approfondimenti su alcuni gruppi vulnerabili e sui particolari strumenti per la programmazione sanitaria, valutando il trend temporale di questi indicatori relativamente alla crisi economica degli ultimi anni.

Nonostante la recessione, sembrano migliorare gli indicatori di salute soggettiva, salute fisica e disabilità, mentre peggiora il disagio mentale tra la popolazione adulta soprattutto maschile, più coinvolta dall’emergenza occupazionale.

Sul piano preventivo si evidenziano nette differenze fra i gruppi sociali negli stili di vita poco salutari (abitudine al fumo, eccesso di peso, inattività fisica), mentre migliorano gli screening dei tumori femminili grazie all’estensione degli stessi nelle regioni del Sud.

Sul piano sanitario si riscontrano lunghi tempi di attesa per le persone socialmente svantaggiate e si riportano i motivi per cui l’offerta non incontra la domanda nel trovare risposte adeguate in tempi necessari a soddisfare i bisogni di salute.

Nell’ultima parte si indicano i gruppi vulnerabili e si propongono strumenti per il sistema da parte del Fondo Sanitario della Regione Piemonte e alcune esperienze di programmazione in campo socio-sanitario della Regione Sardegna.

Allegati:

Commento di DORS su Rapporto ISTISAN 16/2016

[Dors-Piemonte]