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A cura di UOOML CEMOC, Fondazione IRCCS Cà Granda, Milano, novembre 2012.

Il contributo tratta del rischio da movimento manuale pazienti in ospedale, con l’obiettivo di prevenire WMSDs e gestire i soggetti patologici.

Nella prima parte si rappresenta l’evoluzione delle tipologie di assistenza nel periodo 2006-2012 negli ospedali indirizzati a patologie in fase acuta, considerando la carenza di organici, la necessità di definire i compiti differenti per diverse figure professionali, la comparsa di ausili/attrezzature senza una valida formazione all’utilizzo. I determinanti fondamentali del rischio specifico sono il rapporto numerico pazienti/operatori, l’assenza/carenza di ausili, l’inadeguata formazione specifica e l’inadeguatezza arredi/ambienti. Si precisano in seguito gli strumenti per il Medico Competente per la lettura e l’interpretazione delle schede di rilevazione del rischio, riportando i limiti di tolleranza delle forze compressive sul rachide lombare, l’approccio Dortmund (Jager) sui tre livelli di tolleranza per la movimentazione dei pazienti e la necessità di operazioni di movimentazione sempre ausiliate e con formazione permanente. Si illustrano infine le tipologie di formazione effettuate.

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