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Comunicazione e promozione della salute nelle Aziende Sanitarie.
A cura del Laboratorio della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliera (FIASO), settembre 2015

Il volume intende innanzitutto analizzare i modelli organizzativi e le strategie poste in essere dalle Aziende Sanitarie nel campo dell’educazione, comunicazione e promozione della salute.
Gli indirizzi fondanti dell’istituzione del Laboratorio hanno lo scopo di esprimere linee di azione condivise per favorire una gestione per processi integrati ed unitari delle tematiche inerenti gli stili di vita. In particolare sono state individuate cinque aree tematiche relative ad altrettanti fattori di rischio per gli stili di vita (alimentazione, attività motoria, fumo, alcool, malattie sessualmente trasmissibili) E’ stata preparata una scheda di rilevazione condivisa all’interno del Comitato Tecnico, composta da contesto di riferimento, organizzazione e competenze.
In sette capitoli vengono trattate:

  • Salute pubblica e prevenzione: la situazione italiana (malattie non trasmissibili, scenari epidemiologici sull’alcool, le attività fisiche e l’alimentazione)
  • Le pratiche sanitarie territoriali e le normative vigenti
  • Le figure professionali del comunicatore e del promotore all’interno delle Aziende Sanitarie
  • La prevenzione e la comunicazione
  • L’analisi delle campagne delle Aziende Sanitarie per la prevenzione del territorio nazionale
  • La prevenzione e la diffusione di stili di vita sani in Europa e nel mondo
  • Le strategie di valutazione delle campagne di prevenzione e le Linee Guida.

Nelle conclusioni si sottolineano i seguenti aspetti della ricerca:

  1. Le Linee Guida internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano di destinare alla comunicazione e alla prevenzione il 5% della spesa sanitaria (valore cui l’Italia si avvicina).
  2. La panoramica sul tema è comunque fortemente eterogenea nelle diverse Aziende Sanitarie (per differenze delle legislazioni regionali, strategie delle singole realtà, ruoli interessati nelle diverse Aziende).
  3. Viene svolta una sufficiente attività di prevenzione, ma manca un congruo apporto di comunicazione.
  4. E’ necessaria l’individuazione e la condivisione delle buone pratiche di pianificazione (fissazione di obiettivi determinati ex ante e di valutazione ex post per raggiungere efficienza, efficacia e appropriatezza).
  5. E’ altresì necessario lo svolgimento di giornate di studio e workshop formativi sui nuovi media sul tema nell’interesse dell’intero Sistema Sanitario Nazionale e quindi di tutti i cittadini.

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