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Il ruolo della discriminazione sul lavoro e dell’integrazione sullo stato di salute mentale.

A cura dell’Istituto Nazionale Migrazione e Povertà (INMP) e Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), ottobre 2015

La discriminazione di persone straniere determina diseguaglianze tra gruppi etnici differenti ed è un potenziale problema di salute mentale (ansia, depressione, isolamento sociale, dipendenza da alcool e droghe).

L’obiettivo del contributo è quello di valutare il ruolo della discriminazione sulla percezione della salute mentale da parte degli immigrati in Italia.

Vengono illustrati:

  • L’andamento della immigrazione
  • L’indagine ISTAT sull’integrazione e le condizioni di vita degli stranieri
  • La metodologia dell’indagine
  • I modelli statistici (modelli logistici multivariati)

I risultati suggeriscono che lo stato di salute mentale è peggiore se associato a una carenza di integrazione (senso di solitudine e scarso livello di soddisfazione per la propria vita) e che la percezione degli immigrati produce comportamenti di tipo reattivo che generano ulteriore discriminazione.

Le politiche di integrazione sono classificate con tre modelli (esclusione differenziale, assimilazione, multiculturalità). Tali modelli risultano non ancora applicati in Italia.

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