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  Emergenze

   Capitoli:
Generalità
   Approfondimenti:
Qual è il problema?
Definizione dell'emergenza
I tipi di emergenza
Fattori che amplificano le emergenze
Piani di emergenza
Centralizzazione dell'emergenza
Compiti delle squadre
Il modello ospedaliero
L'emergenza incendio
Indicazioni per la stesura di un piano di emergenza
Contenuti di un piano di emergenza
Criteri di efficacia di un piano di emergenza
Criteri di autoprotezione
Autovalutazione
Bibliografia

Fattori che amplificano le emergenze

Particolare attenzione deve essere rivolta alle modalità di gestione dell’emergenza col proposito di evitare situazioni pericolose (Tabella 2), non strettamente pertinenti con l’emergenza stessa, anche legate ai comportamenti di massa delle persone.

In presenza di una alta concentrazione di persone, soprattutto se in condizioni psicofisiche non ottimali, si possono avere situazioni che possono rendere inagibile un area, modificano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti ed in special modo in condizioni di emergenza.

Ciò causa una reazione che, in ambito collettivo, può risultare più pericolosa dell'emergenza stessa poiché non consente il controllo della situazione che si viene a creare, coinvolgendo un numero di persone elevato e rende difficili le operazioni di soccorso.

Il "panico" è, generalmente, la forma comportamentale che colpisce le persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo immediato.

Le reazioni con cui si manifesta (isterismo, difficoltà di respirazione, tremore alle gambe, ecc.) generano situazioni pericolose perché possono indurre a reazioni non controllate e razionali coinvolgendo altre persone, come in una reazione a catena, nell'ansia generale verso comportamenti, anche violenti, per la conquista della "salvezza" rendendo difficoltose le azioni del personale deputato alla gestione dell'emergenza.