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  Emergenze

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Bibliografia

L'emergenza incendio

Tra le emergenze, l'incendio, è quella con la massima probabilità di accadimento all'interno di una struttura ospedaliera.

Dall'analisi degli incendi occorsi negli ultimi anni in strutture sanitarie emergono alcune interessanti indicazioni che consentono di avere una più chiara indicazione su dove porre l'attenzione.

Nelle tabelle 2 , vengono rappresentati i dati relativi alle cause, ai luoghi in cui è più probabile avvenga l’incendio, alle cause di maggio rischio, per le persone, e di mancato contenimento dell’incendio

Assunto che il pericolo d'incendio non può essere escluso totalmente, nella maggior parte dei casi l'interazione di molteplici circostanze, oltre a favorirne lo sviluppo provoca un andamento catastrofico dello stesso, si rendono necessarie misure che abbiano come scopo principale

la prevenzione (mantenere la probabilità che scoppi un incendio la più bassa possibile),.

Ill contenimento (il fuoco ed il fumo non deve potersi estendere contenendo i danni nel più ristretto spazio possibile),

l'individuazione (il tempo necessario all’individuazione dell'incendio deve essere minimo e la segnalazione dell'allarme immediata),

i mezzi (mezzi di protezione, durante l’evacuazione, per i dipendenti, per i pazienti e per i visitatori), l'informazione (sapere cosa fare in caso d'incendio).

Tra i criteri di prevenzione da adottare l’individuazione di ogni pericolo di incendio, sostanze facilmente combustibili e infiammabili, sorgenti di innesco, situazioni che possono determinare la facile propagazione dell'incendio, condizioni ambientali che aumentino il rischio di incendio (ambienti arricchiti con ossigeno, ecc.) costituisce la base essenziale di approccio a cui però deve seguire la valutazione del rischio residuo di incendio e la verifica pratica dell’adeguatezza delle misure di sicurezza esistenti con l’individuazione di tutte le ulteriori misure necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio.

Occorre infine considerare attentamente i casi in cui una o più persone siano esposte a rischi particolari, in caso di incendio, a causa della loro specifica funzione o per il tipo di attività nel luogo di lavoro o persone incapaci di reagire prontamente in caso di incendio o ignare dei pericolo causato da un incendio, perché lavorano in aree isolate o le vie di esodo sono lunghe e di non facile praticabilità.

Tra le misure di contenimento occorre porre particolare attenzione ad una serie di piccoli accorgimenti che, dal punto di vista strutturale, consentono una migliore compartimentazione e, per ciò, una maggiore protezione in caso di incendio.

Le aperture e i passaggio di condotte o tubazioni, su solai, pareti e soffitti devono essere provvisti di serrande tagliafuoco perché possono contribuire, in modo significativo alla rapida propagazione di fumo e delle fiamme e impedire l’utilizzo delle vie di uscita.

Questo tipo di cautela è particolarmente importante quando le tubazioni attraversano muri o solai resistenti al fuoco.

Le uscite di emergenza devono essere disposte ogni 15  -  30 metri, essere facilmente apribili, in modo da avere uscite alternative e indipendenti dalle altre e distribuite in modo tale che le persone possano allontanarsi da un incendio seguendo la via più sicura.

Nel caso in cui un percorso di esodo attraversi una vasta area di piano, deve essere chiaramente segnalato sul pavimento per facilitare l’esodo delle persone.

Le scale di servizio ai piani interrati, quando possono essere invase dal fumo e dal calore, essere compartimentate con protezioni antincendio per evitare la propagazione dell'incendio, attraverso le scale, ai piani superiori.

La più vicina uscita di piano, se conduce nella stessa direzione delle altre, deve essere ad una distanza compresa tra 6  e 15 metri

Le scale di emergenza devono essere protette contro gli effetti di un incendio tramite porte tagliafuoco.

Dove è prevista una scala esterna, questa, non deve essere resa inagibile dalle fiamme, fumo e calore che fuoriescono da porte, finestre, o dalle altre aperture esistenti sulla parete esterna.

L'individuazione tempestiva di un principio di incendio ed il successivo allarme  alle persone presenti costituisce uno dei fondamenti basilari della tutela delle persone presenti nella struttura consentendogli di abbandonare, in tempo utile, l'area interessata dall'incendio quando la situazione è ancora relativamente sicura.

Trattandosi di strutture sanitarie l'impianto di rivelazione automatica d'incendio assume un ruolo essenziale consentendo anche in aree poco frequentate, dove l'incendio potrebbe svilupparsi ed essere scoperto solo molto tempo dopo, la tempestiva individuazione dei focolai e l'attivazione delle procedure di emergenza.

Occorre inoltre precisare che negli ambienti con notevole presenza di pubblico deve essere previsto un allarme iniziale, riservato ai lavoratori addetti alla gestione dell'emergenza ed alla lotta antincendio, in modo da attuare le procedure pianificate di evacuazione e di primo intervento senza creare panico nelle altre persone ed un secondo allarme per le altre persone presenti integrato da una segnalazione verbale tramite altoparlanti.

Nelle varie tipologie dei mezzi di intervento che, in caso di emergenza, sono necessari si evidenziano sostanzialmente due categorie, quelli per il contenimento e/o lo spegnimento dell'incendio quali gli idranti, gli estintori portatili, i sistemi fissi di spegnimento e le coperte antincendio e quelli necessari sia per intervenire con maggior facilità come le asce, le pale, e le corde, ecc., sia per essere usati dal personale per proteggersi e proteggere come i guanti, le maschere antigas, ecc.

Per quanto concernei mezzi di contenimento e/o lo spegnimento dell'incendio occorre sostanzialmente che siano ubicati in numero sufficiente, razionalmente, facilmente individuabili e raggiungibili e che vengano costantemente mantenuti in piena efficienza.

Per quanto riguarda gli altri mezzi di intervento, particolare importanza riveste la disponibilità in loco di maschere antifumo sia per il personale (maschera di tipo professionale) che per degenti e pubblico (del tipo a cappuccio) nel caso si rendesse necessario il trasferimento attraverso zone invase dal fumo evitando i ritardi dovuti dalla necessità di reperire, prima di recarsi sul posto in emergenza, il materiale necessario per l'evacuazione e facilitando l'opera delle squadre di intervento.

Infine la formazione del personale e l'informazione di personale e pubblico sono il punto più critico e più importante perché tutto il piano di emergenza abbia una buona probabilità di successo.

l piano di emergenza deve concretamente tradursi, per le singole persone, in norme di comportamento costituite da poche e chiare istruzioni, di semplice attuazione e tali da non lasciare spazio a dubbi od interpretazioni.

Le istruzioni devono essere fornite, sostanzialmente, con procedure scritte e, in emergenza, con comunicazioni verbali o sonore.

L'informazione, fornita in con chiarezza e con mezzi tali da essere appresa facilmente, deve essere aggiornata nel tempo.

Precise informazioni devono essere fornite agli addetti alla manutenzione e alle imprese esterne per garantire che siano a conoscenza delle misure generali di sicurezza antincendio, delle misure da adottare in caso di incendio e delle procedure di evacuazione.

L'informazione e le istruzioni antincendio possono essere fornite ai pazienti ed al pubblico predisponendo avvisi scritti che riportino le azioni essenziali che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio.

Tali istruzioni devono essere installate in punti strategici di affissione, ben visibili, per una immediata individuazione dell'utenza e del personale meno esperto.

Nei casi dove sia presumibile la presenza di utenti esteri gli avvisi debbono essere riportati anche in lingue straniere.

In aggiunta alle procedure affisse è indispensabile unire le planimetrie dei locali riportanti l'ubicazione della posizione della mappa (Voi siete qui) delle uscite di emergenza, dei percorsi di evacuazione, dei mezzi antincendio.

In ogni caso le informazioni scritte devono contenere poche e semplici istruzioni, riguardanti divieti, obblighi, responsabilità e procedure, sulle modalità di comunicazione dell'emergenza, sulle procedure di evacuazione, alle modalità di segnalazione degli eventuali dispersi.

Particolare attenzione dovrà essere posta nel difficile compito di effettuare l'evacuazione con calma, con il divieto d'uso degli ascensori e montacarichi, ad eccezione di ascensori di tipo particolare ("ascensori antincendio") se presenti nella struttura.

Persone disabili possono utilizzare un ascensore solo se è un ascensore predisposto per l'evacuazione o è un “ascensore antincendio”, sotto il controllo di personale pienamente a conoscenza delle procedure di evacuazione.

Nel piano di emergenza occorre prevedere una assistenza alle persone disabili che utilizzano sedie a rotelle, a quelle con mobilità limitata o impedita, a persone con deficit visivi o auditivi, psicologici o intellettivi predisponendo il piano affinché una parte dei lavoratori, fisicamente idonei, siano addestrati al trasporto delle persone disabili.

L'affissione delle procedure e delle planimetrie comunque, con il tempo, risulta inefficace a causa dello scarso interesse e all'abitudine ed è perciò necessario ricorrere a forme di pubblicizzazione delle modalità comportamentali che consentano una prolungata attenzione al problema.

Tra i mezzi utilizzabili, quello di maggior efficacia, è costituito dall'introduzione, nelle aree della struttura di maggiore aggregazione o di sosta del personale e del pubblico (ad esempio la mensa, il bar, l'accettazione, la sala d'aspetto, ecc.), di apparecchi video a circuito chiuso che trasmettano informazioni relative alla struttura, alla sicurezza e all'emergenza, anche utilizzando filmati e animazioni, in modo da rendere automatico l'apprendimento delle procedure al personale e costituire una semplice guida per il pubblico ed i degenti.